Vuoi aprire la partita IVA come biologo nutrizionista? Vuoi conoscere il corretto inquadramento fiscale del biologo nutrizionista?
In questo breve articolo, ti spiego in maniera molto semplice e chiara, cosa fare per aprire la partita IVA come biologo nutrizionista.
Chi è e cosa fa il biologo nutrizionista? Prima di iniziare a spiegare cosa fare per aprire la partita IVA come biologo nutrizionista, è utile definire la figura professionale del biologo nutrizionista.
Il biologo nutrizionista è un professionista esperto di scienza dell’alimentazione e della nutrizione che, con la sua preparazione ed esperienza, è in grado di offrire la sua prestazione professionale mediante consigli alimentari e nutrizionali, prescrizione di diete e profili nutrizionali per singoli individui o gruppi di individui.
Per lo svolgimento della libera professione, il biologo nutrizionista deve conoscere gli alimenti e le loro caratteristiche nutrizionali e salutistiche, deve saper valutare i bisogni energetici e nutritivi dell’uomo attraverso tecniche e metodologie specifiche.
Il medico ed il biologo nutrizionista sono gli unici professionisti che in maniera del tutto autonoma possono offrire una prestazione completa e finalizzata alla prescrizione ed all’elaborazione di una dieta o di un profilo nutrizionale (sia in soggetti sani che in soggetti malati dietro una precisa diagnosi fatta da uno specialista).
Il biologo nutrizionista ha l’obbligo di non qualificarsi come medico, di non effettuare diagnosi e non prescrivere farmaci. Le norme giuridiche in vigore nel nostro paese riconoscono al biologo nutrizionista la sua competenza a valutare i bisogni nutritivi e a prescrivere diete.
Aprire partita IVA come biologo nutrizionista
Il biologo nutrizionista può aprire una partita IVA e aprire uno studio professionale proprio oppure operare presso strutture pubbliche in totale autonomia professionale. Per aprire la partita IVA come biologo nutrizionista, occorre comunicare entro 30 giorni dall’inizio dell’attività una comunicazione all’Agenzia delle Entrate, richiedendo l’apertura della partita IVA.
La richiesta per aprire la partita IVA come biologo nutrizionista può essere fatta direttamente presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di competenza in base al proprio domicilio fiscale oppure rivolgendosi ad un commercialista di fiducia che, in qualità di intermediario telematico dell’Agenzia delle Entrate, può effettuare la richiesta per via telematica.
Trattandosi di prestazione professionale resa alla persona, il biologo nutrizionista può rilasciare la relativa fattura esente da imposta IVA (ai sensi dell’articolo 10, c.18 del D.P.R. 633/1972 e successive modificazioni).
Dal punto di vista fiscale, il reddito prodotto dal biologo nutrizionista è classificabile come reddito di lavoro autonomo. E’ importante ricordare che i redditi di lavoro autonomo sono tutti quelli che derivano dall’esercizio abituale, ancorché non esclusivo, individuale o in forma associata, di attività di lavoro autonomo diverse da quelle di impresa e di lavoro dipendente. I criteri di determinazione del reddito di lavoro autonomo sono contenuti nell’articolo 54 del D.P.R. 917/86.