Quanto è importante oggi la cultura dell’educazione fiscale? Con un sistema fiscale tortuoso e molto opaco come quello italiano, oggi è molto importante conoscere i meccanismi e le regole del fisco. Avere una buona cultura fiscale è indispensabile per districarsi con sicurezza tra le norme caotiche e schizofreniche del fisco italiano.
Ma cosa è l’educazione fiscale? E perché è utile?
L’educazione fiscale è una disciplina che si pone l’obiettivo di fornire ai contribuenti un’informazione di qualità, puntuale e completa su tutto ciò che riguarda il fisco, le imposte e le tasse da pagare ed in generale sugli adempimenti fiscali obbligatori per legge.
Quello che noi dello Studio Associato Salvaggio facciamo da sempre, e chi ci segue da anni questo lo sa bene, è quello di fornire ai nostri clienti un’informazione semplice, chiara, puntuale e accessibile veramente a tutti, che consenta di capire senza particolari problemi i meccanismi del fisco italiano.
Siamo coscienti del fatto che fare quello che facciamo non è per niente un’impresa facile. Il perché penso sia molto chiaro a tutti. La normativa fiscale di riferimento, nel nostro paese, non è affatto semplice. Il nostro sistema fiscale infatti è oppressivo, ingarbugliato e caotico. E’ naturale, che in un contesto come questo, c’e’ un evidente bisogno di cultura fiscale.
La cultura dell’educazione fiscale
Per queste ragioni, è importante dare ai clienti-contribuenti una buona cultura fiscale e quel minimo di senso civico che consenta loro di capire e partecipare con cognizione di causa al funzionamento della macchina statale. Spesso un contribuente non paga volentieri le “tasse” perché non comprende il motivo per cui è chiamato al pagamento. Eppure gli basterebbe sapere il cosa ed il perché sta pagando per cambiare il suo punto di vista.
Ti faccio un esempio. In genere, con il termine tasse indichiamo tributi diversi. Per la verità, il concetto da comprendere è un altro. Lo Stato per garantire a tutti i cittadini la fruizione di determinati servizi, ricorre alle entrate. La stragrande maggioranza di queste entrate è di natura fiscale, cioè è conseguita attraverso l’istituzione, l’imposizione e la riscossione dei tributi.
Nel linguaggio comune i termini di tassa, tributo, contributo e imposta vengono spesso utilizzati in modo equivalente. In realtà, tali espressioni individuano tributi tra loro molto diversi,
Le tasse sono dei pagamenti fatti per usufruire di un servizio statale. Ti faccio un esempio per chiarire meglio il concetto. Paghi la tassa sui rifiuti a fronte di un servizio specifico che il tuo comune eroga per mantenere la tua città pulita. Altri esempi di tasse sono: le tasse universitarie, le tasse scolastiche, le tasse postali per il pagamento di un bollettino, etc…
Le imposte invece sono dei prelevamenti coattivi di ricchezza effettuati dall’ente pubblico per la prestazione di servizi generali che non sono divisibili e generalizzabili. Si tratta di servizi per la collettività utili a tutti: costruzione di strade, scuole, ospedali, garantire la sanità pubblica, la sicurezza del territorio (vigili del fuoco e corpi di polizia) etc.
Il contributo invece è un prelievo coattivo di ricchezza operato per il finanziamento di spesa pubblica destinata al soddisfacimento di uno o più bisogni pubblici divisibili non prestati su domanda del contribuente.
Ecco! Questo è solo un esempio. Ed è già sufficiente questa semplice spiegazione per far capire ad un contribuente il perché sta pagando quel particolare tributo e cambiare così il suo punto di vista.
Cosa significa fare educazione fiscale seriamente? Per noi, fare educazione fiscale seriamente significa fornire al cliente una consulenza di qualità che preveda che vengano spiegate quali sono le regole del gioco e le conseguenze che possono derivare dal violare le norme.
Perché facciamo questo? Il motivo per cui lo facciamo è molto semplice. Crediamo che il nostro compito non sia solamente quello di assistere chi paga le tasse e consegnare in maniera fredda e distaccata il modello di pagamento F24, ma sia anche quello di far capire al cliente cosa sta pagando e perché, e divulgare i principi costituzionali di giustizia ed equità fiscale, le regole del fisco e le corrette strategie per sostenere il giusto carico fiscale.
Qual è l’obiettivo di una buona educazione fiscale?
L’obiettivo di una buona educazione fiscale è quello di ridurre l’ignoranza fiscale che è una delle principali cause dell’evasione fiscale e attuare una buona strategia di pianificazione fiscale finalizzata al risparmio fiscale.
Molto spesso purtroppo, le persone non conoscendo le norme che possono ridurre legalmente il carico fiscale commettono grossolani errori pregiudicando in maniera abbastanza seria la propria posizione fiscale con il rischio di commettere reati penali (fatture false per operazioni inesistenti, meccanismi fraudolenti per ridurre la base imponibile, sottrazione di ricavi).
Fare una buona educazione fiscale attraverso una corretta e chiara informazione fiscale consente invece di far conoscere alle persone i meccanismi e le regole del fisco e facilitare così il rapporto tra fisco e contribuente. Sei d’accordo con me?