La crisi non è solo per le imprese! Già da un bel pezzo è arrivata anche negli studi professionali. L’avevo detto anche attraverso le pagine de IlSole24Ore. Ricordi? Era il 2008!
Notai, avvocati, ingegneri, commercialisti, consulenti del lavoro, geometri e architetti lavorano meno. Le cause? Muoiono le aziende e le attività del settore economico. E così, i professionisti che forniscono consulenze e offrono servizi agli attori economici ne risentono particolarmente.
Un esempio per tutti: il mercato delle case è pressoché fermo. A ridursi sono stati soprattutto le stipule degli atti immobiliari. Le compravendite sono diminuite. Almeno tre sono le categorie di professionisti che risentono di questa crisi: notai, geometri, ingegneri e/o architetti. E questo è solo un esempio.
E così, molti studi preferiscono lasciare a casa qualche dipendente. Altri studi ricorrono invece alla cassa integrazione.
A soffrire di più sono gli studi di medie e grandi dimensioni. Il motivo è semplice. Gli studi di medie e grandi dimensioni per andare avanti hanno bisogno di un certo numero di dipendenti e i costi di gestione dello studio sono elevati.
Quando si manifesta una crisi nello studio professionale? E perché?