Studi di Settore e Notti Magiche in Cerca della Congruità Perduta

Con il provvedimento del 18 giugno 2012, l’Agenzia delle Entrate ha approvato i 206 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore da utilizzare per le dichiarazioni dei redditi per il periodo d’imposta 2011.

E nella giornata di sabato 16 giugno è stato invece pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di approvazione della revisione congiunturale speciale (correttivi anticrisi) degli studi di settore sempre per il periodo d’imposta 2011.

Nella speranza che le case software provvedano ad aggiornare gli applicativi in tempi ragionevoli, rimangono operativamente pochi giorni per arrivare indenni alla scadenza del 9 luglio per il pagamento delle imposte.

Nel frattempo non resta che consolarci con quanto si legge nel decreto correttivi in ordine all’analisi di normalità economica. I soggetti che hanno registrato una riduzione nei ricavi del 2011 rispetto ai ricavi dichiarati nel 2010 la soglia di normalità economica è stata incrementata in modo da tener conto dell’aumento delle rimanenze finali in seguito alla crisi economica.

I correttivi dovrebbero anche tener conto di altre variabili e grandezze interessate dagli effetti della crisi economica come il minore utilizzo degli impianti e dei macchinari, le riduzioni delle tariffe per le prestazioni professionali, i ritardi degli incassi dei compensi da parte dei professionisti, le contrazioni più significative di redditività e così via.

E così, dopo l’ultima fatica IMU, da qui al 9 luglio (o 20 agosto con 0,40% per chi ha bisogno di più tempo) si preannuncia un altro bel tour de force per consulenti e commercialisti per verificare che le risultanze di GERICO  nelle dichiarazioni dei redditi dei clienti siano congrue con la realtà dei fatti e decidere l’eventuale adeguamento in caso di scostamento.