E’ illegittimo l’accertamento basato sui parametri per un professionista che nell’anno di riferimento ha dedicato una parte del proprio tempo agli studi universitari, sostenendo con profitto diversi esami.
E’ la decisione emersa dalla sentenza n. 6234 del 13 marzo 2013, della Sezione Tributaria Civile della Cassazione.
Non è raro, al giorno d’oggi, imbattersi in professionisti studenti, che si dedicano agli studi universitari, sostenendo con profitto gli esami ma sottraendo tempo e risorse alla propria attività professionale.
Nel caso in esame, la fotocopia del libretto universitario che attestatava il superamento di tre esami nell’anno accertato dall’Agenzia delle Entrate, è stato sufficiente a dimostrare che il professionista non ha esercitato la propria attività professionale a tempo pieno per l’intero anno di riferimento.
Analizziamo più in dettaglio il caso.