Come aprire uno studio di psicologia? Quali sono i requisti e gli adempimenti per aprire uno studio di psicologia?
Ti sei appena laureato e il desiderio di aiutare le persone unito a quello di crearti un’occupazione ti spinge ad aprire uno studio di psicologia.
Ti trovi però di fronte ad una serie di dubbi. Cosa occorre? Da dove devo iniziare? Come fare?
Niente paura! Il percorso da seguire non è semplice, ma con la dovuta tenacia e determinazione (si, perché ce ne vuole tanta) e con il supporto di un professionista attento e preparato, anche tu puoi aprire il tuo studio di psicologia.
Lo psicologo è un libero professionista che mediante colloqui terapeutici e tecniche specifiche si dedica alla cura dei pazienti.
In particolare, la professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.
L’attività di psicologo comprende anche le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
Come certamente saprai, lo psicologo può operare sia nel settore privato come libero professionista (ce ne occuperemo in questo articolo), sia nel settore pubblico in aziende USL, nei servizi socio-sanitari dei Comuni, Province, Regioni ed altri enti locali.
Prerequisito essenziale per lo svolgimento dell’attività è il conseguimento della laurea in Psicologia, dell’abilitazione all’esercizio della professione (dopo il superamento dell’apposito esame) e l’aver conseguito l’iscrizione all’albo degli psicologi.
Come aprire uno studio di psicologia
L’attività di psicologo può essere svolta in uno studio privato che possa garantire il benessere e la privacy dei pazienti.
La scelta del locale è uno dei primi passi da fare. Puoi affittare un locale ad uso ufficio oppure affittare una stanza in condivisione con altri professionisti.
Per iniziare l’attività di libero professionista come psicologo dovrai necessariamente aprire la partita Iva. Per l’apertura della partita Iva è necessario presentare un’apposita domanda presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate oppure puoi avvalerti di un intermediario abilitato (commercialista ad esempio), che si occupa di inoltrare la richiesta per via telematica.
Per esercitare la professione di psicologo è necessaria anche l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi ed il versamento di una quota annuale per il mantenimento dell’iscrizione all’ordine.
Sarai così tenuto all’osservanza delle regole del codice deontologico per gli psicologi. Lo psicologo è tenuto alla conoscenza di queste regole che devono essere applicate anche nei casi in cui le prestazioni professionali (o parti di esse), vengano effettuate a distanza, via internet (skype ad esempio) o con qualunque altro mezzo elettronico o telematico.
Per gli psicologi professionisti è previsto un’apposita cassa previdenziale: l’ENPAP, l’Ente Nazionale della Previdenza ed Assistenza Psicologi dove gli psicologi professionisti versano i contributi previdenziali.
Per quanto concerne agli obblighi in materia di privacy, gli psicologi devono fornire ai propri pazienti l’informativa prima della raccolta dei dati e quindi devono ricevere da questi ultimi il consenso al trattamento per i dati sensibili.
L’esercizio della professione di psicologo può essere svolta insieme ad altri colleghi, costituendo uno studio associato.