Come si diventa amministratori di condominio? Quali requisiti occorrono per diventare amministratori di condominio? E quale inquadramento fiscale?
Iniziamo col dire che chiunque può diventare amministratore di condominio, poiché non c’è alcuna legge che designi tale figura professionale.
Questo non significa che bisogna improvvisare! Quella dell’amministratore di condominio si configura sempre più come una vera e propria professione, da svolgere a tempo pieno dopo un’adeguata formazione specifica.
Dopo l’introduzione della riforma del condominio, entrata in vigore recentemente, è infatti chiaro a tutti che questo ruolo non potrà più essere svolto da chi lo esercitava come secondo lavoro, ma dovrà essere svolto in maniera professionale con la dovuta preparazione e competenza.
Ma quali sono i requisiti per diventare amministratore di condominio?
Innanzitutto è necessario il pieno godimento dei diritti civili, non essere stati condannati per reati contro l’amministrazione pubblica e, in generale, non avere a proprio carico nessun reato che preveda una pena dai due ai cinque anni di reclusione.
Oltre a questo, bisogna essere in possesso di un diploma e aver frequentato un apposito corso di formazione. Altrettanto importante è seguire i successivi corsi di formazione professionale per tenersi aggiornati su tutti i principali temi che possono interessare la professione.
Come si diventa amministratori di condominio
Per diventare amministratore di condominio puoi benissimo frequentare appositi corsi proposti dalle varie associazioni di amministratori di immobili.
Al termine del corso, è prevista una verifica finale che permetterà, in caso di esito positivo, di ottenere l’attestato di “amministratore di condominio e di immobili” che certifica la competenza professionale acquisita.
La professione di amministratore di condominio rientra tra quelle “senza albo”, cioè per le quali non è necessario essere iscritti ad un Albo professionale per poter esercitare. Un sistema nazionale di certificazione non obbligatoria certifica però la qualità e le qualifiche di questi professionisti, offrendo così delle garanzie ben precise ai condomini.
Per iniziare l’attività di amministratore di condominio dovrai necessariamente aprire la partita Iva. Per l’apertura della partita Iva è necessario presentare un’apposita domanda presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate oppure puoi avvalerti di un intermediario abilitato (commercialista ad esempio), che si occupa di inoltrare la richiesta per via telematica.
L’amministratore di condominio, qualora abbia i requisiti, può accedere al regime dei minimi e quindi versare le imposte (imposta sostitutiva) con aliquota ridotta sul reddito dichiarato, anziché versare le imposta con aliquota ordinaria.
Dal punto di vista previdenziale, l’amministratore di condominio va inquadrato con iscrizione alla gestione separata dell’INPS.
Avrei Bisogno Di Frequentare un Esperienza Condominiale come Amministratore in Modo di Controllare il Mio Condominio..
Io personalmente vivo in un Piccolo Condominio! Che viene Gestito Da Un Amministratore – Secondo Me Gestisce molto Male L’Amministrazione Condominiale.. (Vorrei Istruirmi Forse Fare Un Corso.. – per capirci qualcosa…