Fino a pochi giorni fa, ai commercialisti era di fatto preclusa la possibilità di attuare una qualsivoglia azione di astensione collettiva, quale strumento da poter utilizzare per fare valere i propri diritti.
Da adesso invece, dopo il parere favorevole espresso dalla Commissione di Garanzia è stato approvato il codice di autoregolamentazione delle astensioni collettive dalle attività svolte dai Dottori Commercialisti e dagli Esperti Contabili.
Il codice di autoregolamentazione dei commercialisti contempera la salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini utenti, costituzionalmente tutelati, con l’insopprimibile diritto di astensione collettiva dei liberi professionisti.
Ma quali sono le regole per esercitare il diritto di sciopero?
Il professionista deve comunicare alla clientela le modalità di effettuazione dello sciopero, dell’apertura al pubblico durante l’astensione, nonché le prestazioni indispensabili che sono comunque garantite.
La comunicazione ai clienti deve essere predisposta entro 10 giorni dall’inizio dell’astensione e diffusa con i mezzi più idonei a raggiungere i propri clienti.
Durante il periodo di sciopero devono essere comunque garantite le seguenti prestazioni indispensabili:
– predisposizione e consegna delle buste paga;
– orario minimo di apertura al pubblico non inferiore alle 2 ore giornaliere;
– predisposizione e consegna al cliente del modello F24 per il pagamento dei tributi o contributi, quando richiesto ai fini del pagamento in forma autonoma;
– predisposizione e consegna al cliente delle dichiarazione fiscali e tributarie, quando richiesto ai fini delle presentazione in forma autonoma;
– assistenza, predisposizione e consegna di documentazione in caso di accesso di organi ispettivi per accertamenti fiscali e tributari, o di deleghe dell’Autorità Giudiziaria, in procedimenti penali e di prevenzione, in procedimenti civili e amministrativi;
– rispetto dei termini perentori prescritti nell’ambito dei procedimenti tributari o civili in merito all’attività di attestazione in presenza di concordati.
Un passo avanti per i commercialisti che adesso possono far valere le proprie ragioni nei confronti dei loro principali interlocutori (amministrazione pubblica, autorità politiche, etc…) in risposta a tutti quei comportamenti che in qualche modo tendono a svilire il ruolo sociale del professionista economico-contabile.
Finalmente anche la nostra categoria può scioperare… Bene era ora!