Una della maggiori conseguenze dell’attuale crisi economica e finanziaria è il drastico crollo delle entrate di imprenditori, professionisti e lavoratori dipendenti.
Chi non ha gli strumenti giusti e le competenze adatte rischia di trovarsi senza tante prospettive e schiacciato dai debiti.
Spesso infatti, gli imprenditori, i professionisti e le persone comuni si trovano impreparati sulla gestione delle proprie risorse finanziarie e su come riuscire ad amministrarle nel migliore dei modi.
Il rischio è quello di commettere molti errori e pagarne col tempo le conseguenze.
Imprenditori e aziende
Con il calo del fatturato molte aziende sono entrate in uno stato di tensione finanziaria. Non c’è liquidità. Eppure non bisogna solo guardare al fatturato! Bisogna passare da una logica focalizzata esclusivamente sulla crescita del fatturato ad una logica basata sulla gestione della cassa.
La capacità di generare e preservare cassa deve diventare un fattore chiave su cui fondare le principali decisioni strategiche dell’azienda. Mi rendo conto che si tratta di una vera rivoluzione culturale, specie per le piccole aziende, che il più delle volte non sono organizzate per gestire questi ostacoli e sperano solo in una inversione del ciclo negativo. Ma è necessario farlo.
Quali sono i segnali di un peggioramento delle condizioni finanziarie? Sai riconoscerli? Cali di fatturato. Riduzione delle quote di mercato. Deterioramento della marginalità. Peggioramento delle performance di incasso dei crediti verso i clienti. Allungamento forzato dei termini di pagamento dei fornitori. Aumento delle scorte di magazzino. Aumento del debito verso le banche. Aumento degli oneri finanziari.
Professionisti
I periodi di crisi che i professionisti stanno vivendo in questo periodo fanno emergere l’importanza assoluta di una buona gestione finanziaria dello studio professionale. Misurare e gestire i flussi di cassa non significa solo monitorare costantemente entrate e uscite finanziarie. Ecco allora che programmare adeguatamente gli esborsi finanziari ed il pagamento di tutte le spese correnti e straordinarie diventa indispensabile.
Famiglie
Bilanciare le proprie finanze non è certo semplice. E’ vero. Soprattutto perché oggi le tasse a livello locale (IMU, TASI, TARI, etc…) e nazionale (IRPEF, etc…) sono aumentate in maniera spropositata rispetto alle entrate personali e, per questo motivo, è diventato davvero molto difficile mettere da parte dei soldi e arrivare a fine mese.
Poi ci sono le bollette, l’affitto o la rata del mutuo, le spese familiari, il vestiario, la palestra e le altre spese. E cosi, a causa di una scarsa pianificazione delle spese, le famiglie finiscono in difficoltà finanziarie. Solo che quando se ne accorgono è troppo tardi.
Come fare allora per venirne a capo?
Una buona pianificazione finanziaria può consentire di gestire al meglio entrate e uscite di denaro. Non si tratta solo di rendicontare i propri flussi di cassa su un comunissimo foglio Excel! Si tratta di una vera e propria attività a carattere fortemente personale che richiede dedizione e costanza per la sua programmazione ed esecuzione e soprattutto una vera e propria presa di coscienza individuale per scavare più a fondo.
Sulla base di nuove esigenze o bisogni (mutate condizioni di vita o di lavoro) che si possono manifestare in un determinato sistema (famiglia o azienda), si possono calibrare di volta in volta le azioni da prendere. Per questo è opportuno un continuo miglioramento non solo delle tecniche e dei modi per gestire le proprie risorse finanziarie, ma anche degli stessi obiettivi.
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