E possibile usare il metodo Kaizen per aumentare la produttività dello studio professionale?
Prima di rispondere alla domanda, vediamo cosa è il metodo Kaizen e in cosa consiste.
Il metodo Kaizen è una metodologia di crescita che si fonda su 5 regole che servono da leva per migliorare continuamente le performance e la competitività aziendale.
Con il metodo Kaizen si sviluppa un atteggiamento mediante il quale si comprende che ogni cosa che si sta realizzando, la si può fare meglio.
Il termine Kaizen unisce infatti i concetti di cambiamento (termine Kai) e migliore (termine zen); in buona sostanza significa cambiare in meglio oppure miglioramento continuo.
Il metodo Kaizen punta all’efficienza dei fattori produttivi legati all’economia aziendale attraverso lo sviluppo di sistemi di gestione finalizzati al contenimento dei costi di produzione.
La strategia Kaizen è quella del rinnovamento a piccoli passi. Un rinnovamento che deve essere applicato giorno dopo giorno, con continuità, incoraggiando ogni individuo che fa parte dell’organizzazione ad apportare ogni giorno piccoli cambiamenti il cui effetto complessivo diventa un processo di selezione e miglioramento dell’intera organizzazione.
Il metodo consiste nella pianificazione e nello sviluppo metodologico per acquisire un incremento continuo del valore di ogni processo lavorativo, attraverso le idee ed il contributo di tutto il personale e senza l’impiego di grandi risorse.
Io sono dell’idea che sia possibile sfruttare i principi del metodo kaizen per l’organizzazione di uno studio professionale.
Il metodo Kaizen si basa su 5 regole. Ho cercato di adattare le regole del metodo Kaizen alle nostre piccole realtà professionali. Eccole.
Regola 1: non affidarsi a soluzioni copia e incolla. Spesso i professionisti si attendono un modello da applicare rapidamente per produrre risultati immediati. Il metodo kaizen invece è un percorso a lungo termine per cambiare a piccoli passi alla volta.
Regola 2: partire dal management. I professionisti non devono solo partecipare, ma essere veri e propri motivatori di un percorso di riorganizzazione orientata al miglioramento continuo.
Regola 3: dare responsabilità alla base. E’ necessario il coinvolgimento di tutti i collaboratori a tutti i livelli. Dalla semplice segretaria sino ai professionisti senior.
Regola 4: fare leva sulla flessibilità e sulle dimensioni tipiche dello studio professionale. Il metodo deve fare leva sui punti di forza che caratterizzano lo studio professionale. Per tale motivo il metodo Kaizen non dovrebbe fare uso di nessuna standardizzazione.
Regola 5: meno impiego di capitali e più organizzazione operativa. Migliorando l’efficienza dell’intera organizzazione operativa si hanno più possibilità di migliorare, impiegando meno capitali nel processo di miglioramento.
Obiettivo del metodo Kaizen è quello di raggiungere l’eccellenza attraverso piccoli ma continui miglioramenti, risparmiando sui costi e migliorando la produttività.
Forse vale la pena provare!