Come aprire uno studio di fisioterapia? Qual è il corretto inquadramento fiscale e previdenziale del fisioterapista? In questo breve articolo, affrontiamo in maniera molto semplice e chiara per tutti, i principali aspetti fiscali per l’inquadramento della figura di fisioterapista e i principali adempimenti amministrativi per aprire un piccolo studio professionale di fisioterapia.
Il fisioterapista è un professionista sanitario laureato in fisioterapia presso la facoltà di Medicina e Chirurgia che elabora ed attua gli interventi diretti alla prevenzione, alla valutazione funzionale, alla cura e alla riabilitazione dei disturbi conseguenti a eventi patologici di varia natura, congeniti o acquisiti nel corso della vita in seguito a incidenti o traumi.
Nell’ambito delle proprie conoscenze e competenze in materia, il fisioterapista è in grado di valutare e individuare il bisogno di salute del paziente, praticare attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive, proporre l’uso di ausili speciali, addestrare il paziente all’uso di questi ausili e verificare nel tempo il recupero funzionale del paziente.
Il fisioterapista svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private in regime di dipendenza o in regime libero professionale aprendo una propria attività di lavoro autonomo con l’apertura di una partita IVA.
Il titolo di dottore in fisioterapia si acquisisce dopo aver superato un esame di stato abilitante alla professione, contestualmente al conseguimento della laurea in fisioterapia. La legge n. 240/2010 ha esteso la possibilità di fregiarsi del titolo di “fisioterapista” anche ai soggetti in possesso di diploma di scuola diretta a fini speciali e di diploma universitario in fisioterapia.
Come aprire uno studio di fisioterapia
Se anche tu hai in mente di aprire e avviare un piccolo studio professionale di fisioterapia, in forma singola o associata, devi sapere quali sono i principali requisiti e obblighi per aprire un’attività di fisioterapia nel nostro paese. Il primo passo da fare è quello di accertarsi di avere i requisiti per aprire uno studio di fisioterapia: essere in possesso della qualifica di fisioterapia, avere un minimo di esperienza diretta sul campo, godere di ottima salute, avere le necessarie autorizzazioni amministrative, etc…
Oltre a questo, fra i vari step necessari dovrai richiedere al sindaco di competenza territoriale, l’autorizzazione per poter effettuare la pubblicità sanitarie e inviare la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Alla SCIA dovrai allegare una relazione, redatta da un tecnico, che certifichi la conformità alle leggi in atto dei locali e degli impianti dove svolgerai la tua attività professionale.
Dal punto di vista fiscale, l’altro importante passo che dovrai fare per aprire uno studio di fisioterapia e intraprendere l’attività di fisioterapista è quello di aprire la partita IVA. Entro 30 giorni dall’inizio dell’attività di fisioterapista, occorre comunicare all’Agenzia delle Entrate l’inizio dell’attività richiedendo appunto l’apertura della partita IVA. Il codice ATECO per l’attività di fisioterapista è il codice 86.90.21 (Fisioterapia).
La richiesta per l’apertura della partita IVA può essere fatta direttamente presso la sede dell’Agenzia delle Entrate di competenza in base al proprio domicilio fiscale oppure rivolgendosi ad un commercialista di fiducia che, in qualità di intermediario telematico dell’Agenzia, può effettuare la richiesta.
Tra gli obblighi del fisioterapista c’è quello di attenersi al codice deontologico del fisioterapista che consente di esercitare la professione in maniera corretta, rispettando i diritti del paziente. L’iscrizione all’associazione Italiana Fisioterapisti (AIFI), l’unica associazione rappresentativa della professione di fisioterapista, consente invece di tutelare i principi etici e deontologici della professione (garantendo e vigilando sul loro rispetto) e promuovere e sviluppare la conoscenza e l’approfondimento scientifico della professione.
Inoltre, per proteggerti da possibili denunce e richieste di risarcimento per eventuali danni causati ai pazienti per errori medici o per negligenza, dovrai stipulare una polizza Responsabilità Civile professionale.
Dal punto di vista previdenziale, l’attività di fisioterapista è affidata alla Gestione Separata dell’INPS e i contributi previdenziali si pagano a percentuale sul reddito dichiarato e senza obbligo di versamento dei contributi fissi. I fisioterapisti infatti, rispetto a molti altri professionisti, non hanno una propria cassa di previdenza cui versare i propri contributi.
Queste sono in sintesi le principali cose da sapere per aprire uno studio di fisioterapia. Se stai pensando realmente di aprire uno studio di fisioterapia, occorre però valutare altre problematiche di tipo differente e richiedere l’aiuto di un commercialista. Per questo motivo, ti invito sin da ora, nel caso tu avessi dei dubbi, a fare una domanda su questo argomento tramite questa pagina.
Buongiorno , avrei bisogno se possibile di alcune informazioni .
Io sono un Massoterapista (MCB) e il mio amico è fisioterapista. volevamo aprire/ condividere uno studio.
Ho provato a contattare asl comune commercialisti ecc ma nessuno mi sa dire nulla .
voi potete aiutarmi?
cordiali saluti
Sara