Il controllo di gestione assume sempre più importanza all’interno degli studi professionali visto lo stato di profondo cambiamento a cui sono sottoposti gli studi e la velocità con cui stanno avvenendo molti cambiamenti.
Un efficiente controllo di gestione permette di prevedere in anticipo l’andamento finanziario ed economico dello studio al fine di poter effettuare le giuste scelte operative e strategiche.
In buona sostanza il controllo di gestione si sostanzia nell’analisi dei dati in possesso al fine di orientare l’intera organizzazione professionale verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Le domande alle quali dobbiamo rispondere in qualità di controllori dell’organizzazione professionale di cui facciamo parte sono: come controllare il tuo studio professionale? E come misurarne lo stato di salute? Quali sono gli strumenti? Ogni quanto tempo va effettuato il controllo? E con quali dati?
Prima di proseguire oltre, vediamo cosa è il controllo di gestione.
Il controllo di gestione è il sistema operativo volto a guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti in sede di pianificazione operativa, rilevando, attraverso la misurazione di appositi indicatori, lo scostamento tra obiettivi pianificati e risultati conseguiti e informando di tali scostamenti gli organi responsabili, affinché possano decidere e attuare le opportune azioni correttive. Come sinonimo si trova in letteratura anche il termine controllo direzionale; alcuni, però, lo riservano al controllo di gestione svolto a supporto delle decisioni del vertice aziendale (definizione wikipedia).
Il controllo di gestione può riguardare diversi aspetti operativi o strategici che possono essere adattati alla realtà dimensionale e manageriale dello studio.
Controllo sul fatturato. E’ un primo livello di controllo e analisi molto diffuso e importante in tutti gli studi professionali. Viene effettuato ponendo massima attenzione ai report ed alle analisi di alcuni dati relativi al fatturato, al fatturato per cliente, al fatturato per addetto, etc…
Controllo sulla redditività. L’analisi della redditività è ormai divenuta una prassi consolidata per la quasi totalità degli studi professionali. Questo tipo di reportistica si basa sull’analisi dei servizi erogati, sull’analisi dei clienti e sulle analisi delle modalità di erogazione dei servizi professionali. In tal caso oltre al fatturato, occorre tenere conto dei costi specifici del proprio business, ma anche dei costi di gestione generali.
Controllo sui flussi finanziari. I periodi di crisi che stiamo vivendo e le tensioni finanziarie a cui sono sottoposti i nostri studi professionali, hanno fatto emergere l’importanza assoluta della gestione finanziaria dello studio. Molti studi professionali sono in crisi e gli effetti derivano da cause che direttamente o indirettamente dipendono da una assente o carente gestione finanziaria. Misurare e gestire il cash flow, significa misurare e gestire i flussi di cassa dello studio, cioè in estrema sintesi le entrate e le uscite monetarie.
Controllo sui processi. Lo scopo delle analisi dei processi è quello di identificare le attività prive di valore dalle attività che aggiungono valore al cliente (ed allo studio), evidenziando tutte quelle che sono fatturabili o non fatturabili allo scopo di ridurle o al contrario trasformarle in servizi ad hoc.
Spett.le Il Commercialista dei Professionisti.
Ho comprato un immobile e sembra che automaticamente, la residua detrazioone del 36% mi viene trasferita. E’ possibile ce tale detrazione rimanga al Venditore? ( il rogito e’ gia’ avvenuto). In altri termini cosa devo fare adesso per lasciare detta detrazione al venditore? Grazie