Il buono pasto è un titolo dal valore predeterminato che legittima al consumo di un pasto o di un servizio sostitutivo presso esercizi convenzionati e che subisce alcuni limiti all’utilizzo derivanti dalla normativa tributaria e previdenziale inerente al rapporto contrattuale di lavoro.
I buoni pasto hanno riscosso negli ultimi tempi un buon consenso tra le aziende perchè consentono un notevole risparmio (fino all’84%) derivante dal fatto che fino ad un prezzo di 5,29 euro il buono pasto viene catalogato dalla normativa come un servizio sostitutivo a quello mensa, quindi è esente per legge da tassazioni, nonchè contributi, tredicesima, quattordicesima, ferie e TFR.
Il costo del buono pasto (5,29 euro) dato al dipendente risulta infatti essere la spesa effettiva che l’azienda affronta ma con il vantaggio in più che può essere detratto dal reddito.
Ad ogni modo il beneficio in termini fiscali che l’utilizzo del buono pasto per i dipendenti può dare all’azienda non è da sottovalutare, in considerazione anche del fatto che consolida il rapporto tra l’azienda e i propri dipendenti.
E per i professionisti?
Anche i professionisti possono acquistare i buoni pasto e dedurre dal reddito imponibile la relativa fattura, fino a un importo massimo totale pari al 2 per cento del proprio fatturato.
Buonasera,
Lei scrive:
“E per i professionisti?
Anche i professionisti possono acquistare i buoni pasto e dedurre dal reddito imponibile la relativa fattura, fino a un importo massimo totale pari al 2 per cento del proprio fatturato.”
Qual’è il riferimento normativo per il quale la fattura per buoni pasto è equiparabile o riconducibile a quella di un ristorante, un bar o simili? … ne esiste uno? …
Circolare 53/E del 5 settembre 2008 e circolare 6/E del 3 marzo 2009. Forniscono chiarimenti in merito alle modifiche normative apportate al regime fiscale delle prestazioni alberghiere e delle somministrazioni di alimenti e bevande, introdotte dall’art. 83, commi da 28-bis a 28-quater, del d.l. 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
Salve, una domanda.
se il professionista compra buoni pasto per i proprio dipendenti (mantenendosi entro il limite dei 5.29) tale spesa sarà interamente deducibile non applicandosi il limite del 2% annuo che, a quanto credo, si riferisce solo ai consumi personali giusto?