Come aprire uno studio medico? E quali sono gli adempimenti per costituire uno studio medico individuale?
Nell’articolo di oggi affrontiamo le principali problematiche relative all’apertura di uno studio medico e sui principali adempimenti burocratici e amministrativi.
Per aprire uno studio medico è necessario intanto possedere l’iscrizione all’Ordine dei Medici previsto per la categoria.
Successivamente sarà possibile aprire la partita IVA e iscriversi alla cassa di previdenza dei medici (ENPAM).
La domanda per aprire la partita IVA, viene presentata con le modalità telematiche tramite un professionista abilitato (dottore commercialista o altro) oppure recandosi presso l’Agenzia delle Entrate competente per territorio.
Il consiglio è quello di rivolgersi ad un professionista abilitato che conosce tutti i principali aspetti fiscali e previdenziali della professione di medico e saprà consigliarti nel migliore dei modi.
L’iscrizione all’Enpam è un adempimento molto semplice, che può essere fatto dal medico stesso (seguendo passo passo le istruzioni contenute sul sito della Cassa di previdenza all’indirizzo www.enpam.it.
Nel caso in cui lo studio medico abbia dei dipendenti occorrerà procedere anche con l’iscrizione all’INAIL e all’apertura di tutte le posizioni previdenziali.
Il medico è tenuto a stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, una idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall’esercizio dell’ attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell’assunzione dell’incarico, gli estremi della polizza professionale, il relativo massimale e ogni variazione successiva.
I medici, così come gli tutti gli altri professionisti, hanno l’obbligo di dotarsi di una casella PEC (Posta Elettronica Certificata) e comunicarla al proprio Ordine dei Medici. Occhio a non dimenticarsi di rinnovarla ogni anno alla scadenza!
Per quanto attiene agli obblighi in materia di privacy, il medico deve fornire ai propri clienti/pazienti l’informativa prima della raccolta dei dati e quindi deve ricevere da questi ultimi il consenso al trattamento (si tratta di dati sensibili!).
L’esercizio della professione medica può essere svolta insieme ad altri colleghi, costituendo uno studio associato di medici. In questo caso è necessario che tutti i medici (che possono avere ciascuno una diversa specializzazione) siano iscritti all’Ordine dei medici competente.
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Saluti