Quando si pensa allo studio professionale come a un qualsiasi ambiente di lavoro viene spontaneo pensare ai rischi correlati all’uso delle attrezzature (computer, stampanti, macchinari, etc…).
Tuttavia i rischi in uno studio professionale non si fermano a questi aspetti. L’esercizio di un’attività professionale è diventata col tempo sempre più difficile e rischiosa.
I clienti sono più esigenti. La legislazione sempre più incerta e caotica. E le sanzioni, in caso di errori, sempre più pesanti.
Ecco allora che il controllo del rischio è una di quelle attività che devi necessariamente svolgere per evitare, prevenire e ridurre i rischi di qualsiasi natura.
Per farlo però, devi prima identificarli. Devi cioè scoprire, nell’ambito della tua organizzazione professionale, quali sono i rischi più comuni e quali sono le principali esposizioni o situazioni pericolose a cui sei soggetto.
Il primo passo da fare è quello di classificare tutti i possibili rischi che gravano sulla tua organizzazione professionale in alcune macro aree.
RISCHI OPERATIVI
Sono tutti quei rischi propri della tua attività professionale. Se sei un medico ad esempio rientrano in quest’area i rischi legati a eventuali danni involontari causati ai pazienti. Se sei un avvocato invece, il riferimento più comune è quello legato all’uso dei sistemi informatici e di comunicazione con gli uffici giudiziari.
RISCHI FINANZIARI
Si tratta di quei rischi legati ad esempio all’aumento degli insoluti da parte dei clienti, che spesso mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa dello studio professionale. Oppure, l’acquisto di un costoso macchinario divenuto obsoleto troppo presto.
RISCHI DI MERCATO
Sono i rischi legati al servizio professionale erogato, alla domanda e all’offerta del mercato, all’obsolescenza della prestazione professionale o all’aumento della concorrenza nel tuo campo. Un esempio? Sei l’unico professionista della tua zona, ma proprio adesso, una grande e consolidata realtà esistente già da diversi anni ha deciso di aprire una sede nel tuo paese/città, offrendo gli stessi tuoi servizi a prezzi davvero competitivi.
RISCHI AMBITO LAVORATIVO
Si tratta di quei rischi legati all’ambiente interno che possono recare danni a persone o cose. Ad esempio inalazione polveri di toner, stress psicofisico (dovuto alla routine quotidiana o a ritmi di lavoro estenuanti), affaticamento visivo, disturbi muscolo-scheletrici per posture scorrette, scivolamenti o cadute, radiazioni non ionizzanti e chi più ne ha più ne metta.
RISCHI PATRIMONIALI
Rientrano in questa categoria i guasti o i danni alle apparecchiature e agli strumenti che qualificano la tua professione. Stiamo parlando di rischi legati a furti, incendi, calamità naturali, atti vandalici e così via.
Dopo aver inquadrato le principali forme di rischio della tua attività professionale, è opportuno adottare varie forme di prevenzione, almeno laddove è possibile. Si perché è inutile negarlo, ma spesso, tutti i meccanismi di prevenzione che puoi aver adottato, di fronte al caso fortuito, possono non servire a nulla. Perché a tutto puoi aver pensato, tranne che …!
Stimato Dott. Antonino, da tempo leggo con piacere ed attenzione quanto lei con professionalità mette gratuitamente a disposizione di noi, lettori delle sue preziose e puntuali e.mail.
Ritengo che questo suo impegno generoso dia concreto lustro e meritato orgoglio alla professione da Lei esercitata.
Purtroppo in internet si legge di tutto ed il contrario di tutto ed informazioni e consigli precisi, puntuali e confutabili come quelli da Lei forniti, ritengo siano un vero arricchimento professionale.
Ce ne vorrebbero tanti come Lei che con sintesi e dedizione professionale informano altri professionisti come me che a vario titolo hanno meno dimestichezza con le tematiche da Lei trattate.
Purtroppo al giorno d’oggi in un mondo più attento al profitto ed all’arricchimento individualmente praticato egoisticamente e non condiviso, persone come Lei sono materia abbastanza rara.
Comunque grazie ancora e complimenti per quanto sta facendo, distintamente
Renato Grassini