Sei un professionista senza cassa di previdenza? Devi iscriverti alla gestione separata INPS! Lo sapevi?
La legge 335/95, all’articolo 2 comma 26, ha previsto l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata Inps dei liberi professionisti privi di una Cassa di previdenza.
Ma cosa è la gestione separata Inps?
Si tratta di un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati e nasce con la legge di riforma del sistema pensionistico (appunto L. 335/95), nota come “riforma Dini“.
Chi sono i soggetti obbligati all’iscrizione alla gestione separata Inps? I soggetti obbligati all’iscrizione e al pagamento del contributo sono: i lavoratori autonomi occasionali (solo se i compensi percepiti all’anno sono superiori a 5.000,00 euro), i venditori porta a porta (se i compensi percepiti all’anno sono superiori a 6.410,26 euro), i collaboratori coordinati e continuativi, i collaboratori a progetto, gli associati in partecipazione e i lavoratori autonomi privi di cassa previdenza.
Come si fa l’iscrizione? L’iscrizione alle gestione separata Inps può essere effettuata tramite invio telematico attraverso il sito internet dell’istituto previdenziale (www.inps.it).
Come si calcola il contributo da versare? La base imponibile previdenziale è pari all’imponibile fiscale, così come risulta dalla dichiarazione dei redditi.
Il contributo previdenziale alla Gestione Separata è calcolato applicando alla base imponibile le aliquote vigenti nell’anno di riferimento (per l’anno 2014: 22% per i soggetti assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie o titolari di pensione; 28% + 0,72% di ulteriore contribuzione per i soggetti privi di altra tutela previdenziale obbligatoria e privi di partita Iva; 27% + 0,72% di ulteriore contribuzione per i soggetti privi di altra tutela previdenziale e titolari di partita Iva).
Il contributo da versare è interamente a carico del professionista, che tuttavia ha facoltà di addebitare al cliente in fattura, a titolo di rivalsa, un’aliquota pari al 4% dei compensi lordi.
L’esercizio di tale facoltà ha rilevanza solo nei rapporti fra il professionista ed il cliente e non influisce minimamente ai fini del versamento alla Gestione Separata, poiché a quest’ultimo dovrà provvedere sempre e comunque il professionista e per l’intero importo.
Per quanto riguarda le modalità di versamento del contributo, vale lo stesso meccanismo di acconto e saldo e con le stesse scadenze previste dal fisco per i versamenti Irpef.
Buongiorno,
ho qualche dubbio, sono un architetto iscritto all’albo dal 2013, a febbraio sono stata assunta con contratto a progetto da una ditta.
Di recente mi è stata proposta una direzione lavori di un cantiere e vorrei accettare, ma non so in che modo posso fatturare questo lavoro alternativo, non so se per esempio posso aprire una partita IVA apposita e pagare Inarcassa solo per questo lavoro e poi chiudere la partita IVA e soprattutto se le due cose possono coesistere o se invece potrei fare una ricvuta di prestazione occasionale entro i 5.000 euro.
Lei cosa consiglierebbe?
La ringrazio