Google Adsense e Antitrust

Cominciano ad arrivare in studio le prime fatture dei clienti relative agli incassi di Google Adsense, e penso già, che secondo le nuove norme fiscali, per queste fatture occorre presentare il modello Intrastat.

Poi, neanche a farlo apposta, l’occhio mi cade su un articolo pubblicato su un noto quotidiano economico e leggo che Adsense il noto programma di affiliazione pubblicitaria di Google è sotto accusa.

L’antitrust, contesta le condizioni imposte in Italia agli editori di siti web nei contratti di intermediazione per la raccolta della pubblicità sul web. In estrema sintesi, secondo l’Antitrust, Google Adsense cambierebbe a propria discrezione, le condizioni del programma di affiliazione senza che alle parti venga preventivamente comunicato nulla e senza fornire utili elementi a verificare la determinazione dei corrispettivi effettivamente percepiti.
Gli utenti del programma AdSense riceverebbero come corrispettivo somme determinate da Google di volta in volta a sua assoluta discrezione.
Google intanto si dichiara disposta a collaborare per chiarire la questione.
Vedremo come va a finire!!

Avvocati al Lavoro presso l’INPS

Avvocati al lavoro all’INPS? Pare di si. Sono più di 800.000 i contenziosi in giacenza presso l’INPS e per questo motivo l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale si affida ad avvocati esterni per la “lavorazione” ed il “disbrigo” di queste pratiche.

Dopo una fase di sperimentazione che ha coinvolto le regioni della Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia, con un totale complessivo di 34.000 pratiche affidate ad avvocati esterni, l’INPS  entro il 15 aprile provvederà all’affissione degli avvisi in cui metterà in evidenza i posti a disposizione.

Gli avvisi saranno destinati ai Consigli degli Ordini degli Avvocati presso ciascun tribunale della Regione. Sembra che per ogni avvocato candidato possano essere affidati fino ad un massimo di 250 affari legali e 75 giornate di udienza per anno.

Vitto e Alloggio – Deducibilità

Nel nuovo modello Unico 2010 per la dichiarazione dei redditi percepiti nel corso del 2009 entrano in gioco le nuove regole sulla deducibilità delle spese di vitto e alloggio per le aziende che hanno avuto spese di questo tipo.

La deducibilità di queste spese infatti ammonta al 75% delle spese effettivamente sostenute e non riguarda le spese per le trasferte dei dipendenti e dei co.co.co. al di fuori del territorio comunale e quelle per i servizi di mensa esterni o interni.

Risparmio energetico

Il Ministero dello Sviluppo Economico – che è l’istituto competente in materia di interventi per l’efficienza energetica – ha chiarito la portata applicativa del riferito art. 6, comma 3, del D.Lgs n. 115/2008, affermando che la detrazione d’imposta del 55% è riconducibile fra gli strumenti di incentivazione di ogni natura attivati dallo Stato, e di conseguenza, non è cumulabile con eventuali incentivi riconosciuti, per i medesimi interventi, dalle Regioni o dagli enti locali.

La detrazione d’imposta del 55% delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica, applicabile fino al periodo d’imposta 2010, non e’ quindi cumulabile con eventuali incentivi riconosciuti, per i medesimi interventi, dalle Regioni o dagli enti locali.

Credito d’imposta per Imprese Agroalimentari

Sono state pubblicate le modalità operative per usufruire del credito di imposta riconosciuto alle imprese agroalimentari.

Il credito di imposta spetta alle imprese agroalimentari costituite anche in forma di cooperative riunite in consorzi che investono negli Stati membri o nei Paesi terzi al fine di incentivare l’acquisto di prodotti agricoli di qualità italiani all’estero ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. n. 241/97 purchè indicato in dichiarazione dei redditi relativo al periodo di imposta in cui è concesso e sia in quelle successive in cui il credito stesso è utilizzato.

Nel decreto interministeriale che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 5 gennaio 2010, n. 3, è possibile trovare tutte le istruzioni e le modalità operative per usufruirne.

Proroga Scudo Fiscale

Ritorno ancora una volta sull’argomento dello scudo fiscale per segnalare che il decreto Milleproroghe prevede una riapertura dei termini di presentazione della dichiarazione riservata per il rimpatrio o regolarizzazione delle attività finanziarie o patrimoniali detenute all’estero prima del 31 dicembre 2008 in violazione delle nome sul monitoraggio fiscale.

Il decreto Milleproroghe prevede però un aumento dell’aliquota dell’imposta sostitutiva applicata allo scudo fiscale che quindi passa dall’attuale 5% al:
– 6% in caso che la presentazione della dichiarazione avvenga entro il 28 febbraio 2010;
– 7% in caso che la presentazione della dichiarazione avvenga dal periodo che va dal 1° marzo 2010 al 30 aprile 2010.

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