Studi di Settore

Al fine di garantire la loro aderenza alle dinamiche delle attività economiche a cui si riferiscono, sono stati individuati 69 studi di settore già in vigore che saranno revisionati nel corrente anno (2009). L’elenco è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Ma cosa sono gli studi di settore?

Gli studi di settore sono degli strumenti che si propongono l’obiettivo di individuare le condizioni di operatività di tutte le attività economiche e di determinarne i ricavi attraverso un processo di stima.
Gli studi di settore tengono conto di una molteplicità di variabili, come il settore, la localizzazione, i processi produttivi sottostanti e anche variabili di carattere esterno rispetto all’azienda, come l’andamento della domanda a livello macroeconomico, il livello dei prezzi, il costo del denaro.

La Maledetta IRAP

Una recente Sentenza della Corte di Cassazione (n. 27959 del 23 ottobre 2008 per chi volesse approfondire) stabilisce che i presupposti impositivi dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) prescindono dalla condizione di insostituibilità del professionista o dall’intuitus personae che può caratterizzarne l’attività.

Gli esercenti arti e professioni devono ritenersi soggetti passivi del tributo nella misura in cui sia dimostrata la sussistenza del requisito dell’autonoma organizzazione, costituita da mezzi, capitali e lavoro altrui, di carattere non occasionale, suscettibile di attribuire una capacità contributiva impersonale, diversa e distinta da quella ordinariamente incisa dall’imposizione sui redditi.

In sostanza un professionista paga l’Irap se è provata l’autonoma organizzazione.

Regime dei Minimi

Si applica alle persone fisiche che esercitano impresa un arte o una professione che nell’anno solare precedente hanno conseguito ricavo o compensi, ragguagliati ad anno, in misura non superiore a 30.000 euro.

Per avvalersi di questo particolare regime occorre che nell’anno precedente il contribuente:
– non abbia effettuato cessioni all’esportazione
– non deve avere sostenuto spese per lavoro dipendente o collaboratori
– non deve avere erogato somme di denaro sotto forma di utili di partecipazione
– non deve avere acquistato nei tre anni precedenti a quello di entrata nel regime beni strumentali di valore complessivo superiore a 15.000 euro

Soggetti esclusi
Non possono applicare invece il regime dei minime le persone fisiche che oltre ad esercitare in proprio un’attività di impresa, arte o professione, sono anche titolari di redditi di partecipazione in società di persone o associazioni professionali o a società a responsabilità limitata che hanno optato per il regime di trasparenza fiscale.

La Tessera Sanitaria

In questo articolo scopriamo cosa è la tessera sanitaria.

Cosa è?
La Tessera Sanitaria è una tessera personale che sostituisce il tesserino plastificato del codice fiscale per tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
La Tessera contiene, oltre ai dati anagrafici e assistenziali, anche il codice fiscale sia su banda magnetica che in formato a barre.

Validità della Tessera Sanitaria
E’ valida sull’intero territorio nazionale

A cosa serve
La Tessera Sanitaria permette di ottenere servizi sanitari sia in Italia che nei paesi dell’Unione Europea, in sostituzione del modello cartaceo E111.
Permette inoltre di usufruire delle prestazioni sanitarie coperte in precedenza dai modelli E110, E119 ed E128.

Normativa Buoni Pasto

Il buono pasto è un titolo dal valore predeterminato che legittima al consumo di un pasto o di un servizio sostitutivo presso esercizi convenzionati e che subisce alcuni limiti all’utilizzo derivanti dalla normativa tributaria e previdenziale inerente al rapporto contrattuale di lavoro.

I buoni pasto hanno riscosso negli ultimi tempi un buon consenso tra le aziende perchè consentono un notevole risparmio (fino all’84%) derivante dal fatto che fino ad un prezzo di 5,29 euro il buono pasto viene catalogato dalla normativa come un servizio sostitutivo a quello mensa, quindi è esente per legge da tassazioni, nonchè contributi, tredicesima, quattordicesima, ferie e TFR.
Il costo del buono pasto (5,29 euro) dato al dipendente risulta infatti essere la spesa effettiva che l’azienda affronta ma con il vantaggio in più che può essere detratto dal reddito.

Equitalia cosa è?

Equitalia è una Società per azioni a totale capitale pubblico, i cui soci sono l’agenzia delle Entrate e l’Inps, che esercita l’attività di riscossione nazionale dei tributi.

E’ una società per azioni partecipata dal 51% dall’ Agenzia delle Entrate e dal 49% dall’Inps, incaricata dell’attività di riscossione nazionale dei tributi. Il fine di Equitalia è di contribuire a realizzare una maggiore equità fiscale, dando impulso, attraverso la riduzione dei costi a carico dello Stato e il miglioramento del rapporto con il contribuente, all’efficacia della riscossione, per un fisco più equo a vantaggio dell’intera collettività.

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