Per quale ragione alcuni professionisti sono bloccati nell’affrontare i loro problemi organizzativi, economici e finanziari o non riescono a venire fuori da determinate situazioni negative?
Il motivo è che questi professionisti potrebbero essere affetti dalla cosiddetta sindrome d’impotenza appresa. Cosa è la sindrome da impotenza appresa?
Si tratta di una teoria elaborata dal dottor Martin Seligman, psicologo e fondatore della psicologia positiva. Secondo la teoria del noto psicologo, sulla base di alcuni esperimenti effettuati su alcune cavie di laboratorio, si può riscontrare come alcuni soggetti posti continuamente in condizioni sulle quali ritengono di non potere in alcun modo intervenire per controllarle e modificarle, tendono a sviluppare un senso di impotenza che può anche estendersi oltre l’evento specifico sperimentato.
Nel suo esperimento, il dottor Seligman aveva scoperto che un animale sottoposto ripetutamente a una scossa elettrica, senza alcuna possibilità da parte sua di evitarla, una volta messo nelle condizioni di poter fuggire dalla gabbia per evitare la scossa, non lo faceva.
In pratica, l’animale aveva appreso che la situazione negativa era inevitabile e non dipendeva dal suo comportamento, per cui anche quando effettivamente poteva fuggire dalla situazione di pericolo, non faceva nulla per sottrarsi ad essa.
Con alcune varianti, l’esperimento del dottor Seligman, fu esteso anche agli esseri umani. L’esito dell’esperimento condotto sugli umani fu lo stesso.
Cosa è quindi l’impotenza appresa?
L’impotenza appresa quindi è uno stato mentale o una particolare situazione in cui apprendi che non può essere fatto nulla per controllare o migliorare una data situazione. Il risultato è che non provi nemmeno a far nulla per cambiare la situazione che non ti sta più bene.
E’ la stessa situazione di quando vuoi provare a cambiare lavoro, ma dopo aver fatto diversi colloqui non hai trovato nulla. Oppure ancora, quando vuoi trovare nuovi clienti per la tua attività professionale ma non riesci a trovarne. Ma non sono solo le situazioni lavorative e le relazioni con i clienti che possono generare l’impotenza appresa. Ci possono essere anche le relazioni affettive, le relazioni di coppia e le relazioni familiari in genere.
Ecco, in tutti questi casi, apprendi di non poter fare nulla di concreto per risolvere la situazione e ti senti impotente di fronte agli eventi.
Come uscire dalla sindrome di impotenza appresa?
Come avrai già capito da solo, l’impotenza appresa è di per sé una situazione che riesce a portare via la fiducia in se stessi. L’individuo che ne è colpito, pensa che non ci sia nulla da fare e che ormai non c’e’ più nessun rimedio per cambiare la situazione attuale.
Eppure, la soluzione c’e’! Chiunque può ritrovare il meglio di sé, dal punto di vista emotivo semplicemente facendo leva sul naturale desiderio di migliorare e riassaporare le esperienze positive che col tempo sono andate perdute.
Per uscire dallo stato mentale generato dall’impotenza appresa, devi però cambiare il tuo stile di pensiero tramite il quale interpreti gli eventi che ti si presentano. La tendenza a incolpare te stesso per ciò che ti accade ogni giorno ti porterà a identificare le cause degli eventi negativi come stabili e interne.
Invece, se impari a imputare a cause esterne gli impedimenti negativi che si presentano, diventerai più ottimista ed in grado di creare le migliori condizioni positive per te stesso a vantaggio di una maggiore autostima.
Il processo di cambiamento verso la tua indipendenza dalla sindrome d’impotenza appresa, deve essere soprattutto un grande lavoro su te stesso che deve avere come obiettivo quello di aumentare la fiducia nelle tue capacità e l’autostima.
E tu, ti sei mai trovato in questo particolare stato mentale?