Come Aprire un Centro Elaborazione Dati

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come-aprire-centro-elaborazione-dati-ced“Salve, ho lavorato per 15 anni in uno studio di consulenza occupandomi in prima persona delle pratiche dei clienti, registrando le fatture, la primanota e assolvendo ai principali adempimenti fiscali.

Ora, per una serie di motivi (alcuni dei quali legati anche alla crisi), lo studio dove lavoravo ha chiuso e io sono stata licenziata. 

Per non rimanere con le mani in mano, io e la mia collega, forti anche dell’esperienza accumulata, abbiamo pensato di aprire un centro elaborazione dati.

Possiamo farlo? E se si, in che modo? Grazie come sempre del vostro preziosissimo aiuto”.

Domande come questa che ci è pervenuta sono particolarmente frequenti, specialmente in un periodo come questo. Quali requisiti ci vogliono per aprire un centro elaborazione dati? E chi può aprirlo?

Le attività che vengono svolte in un centro elaborazione dati sono attività di servizi. Un centro elaborazione dati si configura infatti proprio come un’attività di impresa per la produzione di servizi. In particolare, i centri elaborazione dati contabili (ced) si occupano di inserimento e registrazione dei dati.

L’attività di elaborazione dati consiste nel mero inserimento dei dati nell’elaboratore e quindi nella mera digitazione dei dati forniti dal committente.

Cosa fare per aprire un CED?

Per aprire un centro elaborazione dati è consigliabile in primis costituire una società (meglio se di capitali), quindi aprire una partita IVA e richiedere l’iscrizione al Registro delle Imprese come per qualunque altra normale attività commerciale.

Perché costituire una società di capitali? Perché le società di capitali permettono di limitare il rischio di impresa, anche se comportano una maggiore complessità e diversi adempimenti burocratici, amministrativi e fiscali. Poi, nulla vieta di aprire un centro elaborazione dati come ditta individuale o società di persone.

Fatto questo, si può aprire la partita IVA recandosi presso l’Agenzia delle Entrate oppure avvalendosi di un professionista abilitato (dottore commercialista o altro) e iscriversi quindi al Registro delle Imprese.

Chi può aprire un centro elaborazione dati?

I soggetti che possono aprire un centro elaborazione dati vanno dal giovane professionista senza abilitazione, ai dipendenti di uno studio professionale, fino ad arrivare anche ai professionisti abilitati che vogliono separare la propria attività professionale da quella meramente operativa di registrazione ed elaborazione dei dati contabili.

Ma quale codice attività utilizzare per l’apertura di un CED?

Il codice attività ATECO previsto per i centri di elaborazione dati è il codice 63.11.11 ELABORAZIONE ELETTRONICA DEI DATI CONTABILI (ESCLUSI I CAF).

Per quanto attiene agli obblighi in materia di privacy, i centri elaborazioni dati devono fornire ai propri clienti l’informativa prima della raccolta dei dati e quindi devono ricevere da questi ultimi il consenso al trattamento.

In merito alla legge antiriciclaggio, anche per i centri elaborazione dati vige l’obbligo di identificare la clientela, conservare le informazioni e segnalare le operazioni sospette per prevenire l’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività illecite.

Così strutturati i centri elaborazione dati possono svolgere qualsiasi attività inerente l’elaborazione ed il trattamento dei dati contabili. Per quelle attività successive alla mera elaborazione (visto di conformità, difesa tributaria, etc…) o più complesse i ced  possono rivolgersi ai professionisti abilitati.

  1. Baldassarre Paolo 10 Feb 2015 | reply

    Vorrei sapere, poichè sono un tributarista con codice ATECO 69.20.13, come ditta individuale posso costituire un ced aggiungendo il codice ATECO 63.11.11, senza fare ricorso alla costituzione di una società ed optando in sede di dichiarazione IVA per le contabilità separate ed un solo numero di partita IVA. Per quanto, poi, riguarda la fatturazione, utilizzando il codice 69.20.13 opererei la ritenuta d’acconto, mentre per il ced farei fattura solo con IVA. E’ possibile procedere in questo modo?
    In attesa di vs/. cortese riscontro, Vi ringrazio e saluto.

  2. PAOLO DE AGOSTINI 24 Feb 2015 | reply

    BUONGIORNO, SONO TITOLARE DI UN CED, DITTA INDIVIDUALE, MI AVVALGO DI UN CONSULENTE DEL LAVORO E HO FATTO REGOLARE COMUNICAZIONE ALL’ISPETTORATO DEL LAVORO. IO FATTURO AI MIEI CLIENTI LA PRESTAZIONE PER L’ELABORAZIONE DEI CEDOLINI PAGA MENTRE IL CONSULENTE DEL LAVORO FATTURA A ME LE PRESTAZIONI DI CONSULENZA. LA PROCEDURA E’ GIUSTA?. GRAZIE.

  3. Cristina Meacci 5 Nov 2016 | reply

    Buona sera, volevo porre una domanda: io sono una ragioniera diplomata con quindici anni di esperienza presso un’azienda . Ero responsabile amministrativo. Potrei aprire partita iva come CED? Grazie

  4. vincenzo 12 Mag 2017 | reply

    BUONGIORNO, SONO TITOLARE DI UN CED, DITTA INDIVIDUALE, MI AVVALGO DI UN CONSULENTE DEL LAVORO E DI UN CONSULENTE FISCALE HO FATTO REGOLARE COMUNICAZIONE ALL’ISPETTORATO DEL LAVORO ED AGENZIA DELLE ENTRATE . IO FATTURO AI MIEI CLIENTI LA PRESTAZIONE PER L’ELABORAZIONE DEI CEDOLINI PAGA ED ELABORAZIONE DATI FISCALI MENTRE IL CONSULENTE DEL LAVORO ED IL COMMERCIALISTA FATTURANO A ME LE PRESTAZIONI DI CONSULENZA. LA PROCEDURA E’ GIUSTA?. GRAZIE.

  5. Maurizio 9 Giu 2017 | reply

    Buonasera.
    Questa attività può essere svolta in un laboratorio accatastato c/3′

    Grazie

  6. Kate 8 Gen 2024 | reply

    Il 692013 non è obbligato a stipulare rc professionale?

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