Proroga Modello 730 e Versamenti Unico

Più tempo per pagare! Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato qualche giorno fa, slitta i termini di pagamento delle imposte dirette, dell’Irap e dell’acconto della cedolare secca, dal 16 giugno al 6 luglio 2011, senza alcun pagamento aggiuntivo.

Lo stesso decreto prevede anche la possibilità di effettuare i versamenti delle suddette imposte dal 7 luglio al 5 agosto 2011, versando una maggiorazione, a titolo di interesse, pari allo 0,40 per cento.

La proroga concessa dal dpcm riguarda indistintamente le persone fisiche, mentre per tutti gli altri lo spostamento in avanti delle scadenze si riferisce soltanto alle attività interessate dagli studi di settore.

Tassazione Agevolata per i Dipendenti degli Studi Professionali

Quello che stai per leggere adesso è il “risultato” della mia trascorsa mattinata di studio. Tra le varie news fiscali e previdenziali che ho letto oggi, una notizia che reputo interessante per noi professionisti è la tassazione agevolata degli straordinari per i lavoratori dipendenti.

Il 13 aprile scorso è stato infatti stipulato un accordo tra Confprofessioni e dalle organizzazioni sindacali che recepisce le nuove disposizioni dell’articolo 1, c. 47 della Legge 220 del 2010, in tema di imposta sostitutiva del 10% sull’aumento di produttività dei dipendenti degli studi professionali.

Iscrizioni negli Elenchi del 5 per Mille per Associazioni ed Enti di Volontariato Entro il 7 Maggio

C’è tempo fino al 7 maggio 2011 per iscriversi negli elenchi dei destinatari del 5 per mille dell’Irpef per l’anno 2011, da parte di enti di volontariato e associazioni sportive dilettantistiche.

La domanda va presentata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente per via telematica, attraverso i servizi Entratel o Fisconline oppure tramite gli intermediari autorizzati.

Gli intermediari autorizzati (commercialisti e consulenti del lavoro ad esempio) hanno tempo quindi tempo fino al 7 maggio per inviare la domanda telematica per conto dei propri clienti (associazioni ed enti di volontariato) interessati.

Il termine per la presentazione della domanda decorre già dal 15.03.2011 e va effettuata anche da parte dei soggetti che risultano già iscritti negli elenchi presenti gli anni scorsi.

Illeggittima l’Acquisizione Documentale senza l’Autorizzazione

Leggendo i quotidiani economici e la rassegna stampa degli ultimi due giorni (avevo qualche arretrato da leggere, lo so!) il mio occhio è caduto su una notizia che ha suscitato il mio interesse: la sentenza n. 6909 di alcuni giorni fa che chiarisce che è illeggittima l’acquisizione documentale senza autorizzazione.

Se ricordi, l’articolo 52 del Dpr 633/1972 prevede che i verificatori per accedere nei locali destinati all’esercizio di attività commerciali, agricole o professionali per eseguire controlli devono essere muniti di un’apposita autorizzazione. Qualora si tratti di locali adibiti anche ad abitazione è necessaria l’autorizzazione del Procuratore della Repubblica. Se, invece, in questi locali non si svolge alcuna attività, l’accesso può essere eseguito solo previa autorizzazione del Procuratore della Repubblica, motivata da gravi indizi di violazioni.

La sentenza n. 6909 della Cassazione chiarisce che l’accertamento è nullo se vi è stato un accesso presso lo studio del commercialista, adibito anche ad abitazione, per acquisire la documentazione fiscale, in assenza di autorizzazione della Procura della Repubblica.

Lo Spesometro

Questo post nasce per rispondere ad una richiesta pervenuta in email ieri mattina.

Cosa è lo spesometro? E come funziona?

Con il termine spesometro si intende un nuovo adempimento (molto simile al vecchio elenco clienti/fornitori) introdotto con l’articolo 21 D.L. 78/2010 che obbliga professionisti e imprese a  comunicare per via telematica all’Agenzia delle Entrate eventuali operazioni pari o superiori a 3.000,00 Euro.

L’adempimento consiste nella compilazione e  nell’invio di un modello, che contiene i dati del cliente (partita iva o codice fiscale) e l’anno in cui è avvenuta la transazione.

Le operazioni da comunicare, come precisa il decreto, devono essere rilevanti ai fini IVA e devono avere un importo pari o superiore a:

– 3.000,00 euro al netto dell’IVA per coloro che emettono fattura;

– 3.600,00 euro compresa IVA per coloro che non sono obbligati all’emissione di fattura (quindi coloro che emettono scontrini fiscali).

Il contributo all’albo? Ora è questione fiscale!

Se sei un avvocato o un commercialista forse non ti sarà sfuggita la sentenza n. 1782 del 26 gennaio 2011 della Corte di Cassazione che stabilisce che il contributo dovuto dagli avvocati per l’iscrizione all’Albo degli avvocati ha natura fiscale.

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono giunte a queste conclusione in virtù del fatto che il contributo presenta due caratteristiche: doverosità della prestazione e la natura tributaria della prestazione.

Secondo la Corte, l’iscritto all’Albo non ha nessuna possibilità di scelta se versare o meno tale contributo (forse meglio dire tassa a questo punto) dato che al pagamento della tassa è condizionata la propria appartenenza all’ordine degli avvocati.

Inoltre, vi è un collegamento della prestazione imposta alla spesa pubblica riferita ad un presupposto economicamente rilevante (il legittimo esercizio della professione).

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