La Firma Elettronica dei Documenti Informatici

Nell’articolo sul nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale pubblicato su Fisco7 ho parlato di come le nuove disposizioni consentono di dare valore giuridico ad un documento informatico attraverso la sottoscrizione digitale.

Ma cosa è la firma elettronica?

La firma elettronica o digitale rappresenta un sistema di autenticazione di documenti informatici che consente di scambiare in internet documenti con piena validità legale.

Semplici cittadini, amministratori e dipendenti di società e Pubbliche Amministrazioni possono dotarsi di firma digitale rivolgendosi agli enti certificatori accreditati autorizzati da DigitPA che garantiscono l’identità dei soggetti che utilizzano la firma elettronica.

L’Italia è il primo paese ad avere attribuito piena validità giuridica ai documenti elettronici e conta la maggiore diffusione di firme in Europa. Per questo è considerato uno dei paesi più all’avanguardia in questo campo.

E a cosa serve la firma elettronica?

Prescrizione di Fatture e Parcelle

Fatture e parcelle non pagate? Siamo alle solite, vero? Sempre la stessa storia. Ma quali sono i termini prescrizionali? E quando decade il diritto ad incassare?

Prima di entrare nel merito,  una piccola precisazione è d’obbligo. Chiariamo, prima di tutto, la differenza tra prescrizione e decadenza.

La prima (prescrizione) è un mezzo con cui il nostro ordinamento giuridico opera l’estinzione dei diritti quando il titolare non li esercita entro il termine previsto dalla legge.

La seconda (decadenza) consiste nella perdita della possibilità di esercitare il diritto per mancato esercizio del termine perentorio. Due termini simili ma giuridicamente differenti. Ma non voglio farti una lezione di diritto, voglio solo spiegarti in parole semplici entro quanto tempo si prescrivono le fatture e le parcelle.

Cominciamo dalle prime.

Come nominare e rinominare correttamente files e cartelle di lavoro

Nominare correttamente cartelle e files è estremamente utile e importante, soprattutto nel caso in cui si condividano i documenti elettronici con più persone.

Tutte le persone che condividono gli stessi documenti infatti devono essere in grado di accedere a cartelle e files col minimo sforzo. E questo,  indipendentemente dal fatto che i files siano archiviati sul disco fisso, sulla pen drive o su internet usando uno dei tanti servizi di gestione e condivisione documenti.

Ma quali sono le regole da seguire per archiviare correttamente cartelle e documenti? Di seguito puoi trovare qualche suggerimento utile.

Il primo consiglio da dispensare subito è il seguente: usare correttamente le cartelle per ordinare files e  documenti elettronici. L’uso delle cartelle permette di evitare lunghi elenchi di files nei quali è difficile orientarsi e che tendono a stancare l’occhio.  E’ opportuno dividere i files in cartelle e sottocartelle ripartendoli secondo criteri logici ed immediati. Così facendo ci si stanca meno e si riducono i tempi di ricerca.

La Redazione del Documento Programmatico sulla Sicurezza

Entro il 31 marzo prossimo, in ottemperenza agli obblighi previsti dal Dlgs 196/2003 (Codice Privacy), deve essere aggiornato o redatto per la prima volta il Documento Programmatico per la Sicurezza.

La redazione del D.P.S. è obbligatoria per i titolari dei trattamenti dati operativi alla data del 31 marzo nonchè per quelli che iniziano per la prima volta l’attività, che trattano dati sensibili mendiante strumenti elettronici.

L’aggiornamento del DPS dovrà essere obbligatoriamente effettuato solo nel caso in cui siano avvenute delle modifiche sostanziali nella struttura rispetto all’anno scorso (variazioni di luoghi fisici o nel sistema informatico, ad esempio).

Nel caso in cui la struttura non sia cambiata rispetto a quanto già rilevato per la stesura del D.P.S. precedente, è sufficiente produrre una semplice dichiarazione di aggiornamento.

PEC: sei sicuro di sapere tutto?

Sapevi che la PEC non rileva la lettura degli allegati alla posta certificata?

La posta elettronica certificata PEC è un servizio di posta elettronica con il quale è possibile inviare e-mail con valore legalmente equiparato ad una raccomandata con ricevuta di ritorno, come previsto dalle norme vigenti.

La Posta elettronica certificata, denominata per comodità PEC, presenta oltre che tutte le caratteristiche delle normali caselle di posta elettronica anche dei meccanismi che consentono di associare l’identità di una persona e/o aziende e/o ente ad una determinata casella e di avere la certezza della ricezione della comunicazione. Il 25 gennaio 2011 è entrato in vigore il Codice dell’Amministrazione Digitale che disciplina l’equipollenza, della PEC (Posta Elettronica Certificata) alle notificazioni effettuate a mezzo posta cartacea.

Ma quali sono i punti deboli della PEC?

Come Redigere un Avviso di Parcella

E’ abbastanza comune tra i liberi professionisti l’emissione di avvisi di parcella (cosiddette anche proforma) alla clientela. Ma se non si osservano alcune regole base, si può rischiare di commettere errori e vedersi contestare facilmente tali avvisi.

Ma cosa è l’avviso di parcella? E come si redige? Come suggerisce il nome stesso, l’avviso di parcella (o pre-parcella) è il documento che precede l’emissione stessa della parcella. Non ha alcun valore fiscale e viene usato esclusivamente per informare il cliente sull’entità dell’onorario da pagare al libero professionista.

L’avviso di parcella può essere composto da una parte descrittiva ed una parte tabellare. La parte descrittiva che contiene i dati identificativi del professionista e del cliente e la parte tabellare che contiene la descrizione del servizio e l’onorario dovuto al professionista.

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