Attività Professionale Come Secondo Lavoro? Si agli Studi di Settore

professionisti-studi-settoreSei un lavoratore dipendente a tempo pieno ma hai anche la partita Iva per fatturare alcune attività professionali?

Stai attento, perché il fisco può accertare i tuoi redditi professionali attraverso gli studi di settore.

E’ quello che è successo ad un geometra lavoratore dipendente a tempo pieno titolare di una partita Iva che usava per fatturare alcune attività secondarie.

Il professionista si è visto accertare dall’Agenzia delle Entrate il proprio reddito attraverso gli studi di settore.

A nulla è valso il ricorso in tribunale presentato dal contribuente.

Professionisti e Tasse: 3 Cose Che Dobbiamo Assolutamente Sapere

tasse-professionistiAvvocati, notai, geometri, architetti, ingegneri, periti, consulenti e tutti gli altri liberi professionisti in questi giorni stanno facendo i conti con le tasse.

A dire il vero, a fare i conti sono i loro commercialisti. E quando arriva la fatidica telefonata del commercialista, che annuncia l’importo complessivo delle tasse dovute e le modalità di rateazione, la domanda è sempre quella: perché mai pago tutta questa cifra?

In questo articolo, cercheremo di spiegare in maniera molto semplice ed elementare per i non addetti ai lavori il funzionamento della “tassazione fiscale” per i professionisti.

Avvisi Bonari nel Cassetto Previdenziale

cassetto-fiscalePresi dalle scadenze dei giorni scorsi, molti commercialisti, consulenti del lavoro e consulenti aziendali non si sono accorti della novità contenuta nella circolare INPS n. 98 del 14 giugno 2013, che ha fatto scattare già diverse lamentele da parte di numerosi professionisti.

Vediamo di cosa si tratta.

Nei giorni scorsi l’INPS, con la circolare n. 98 ha comunicato che, a partire dalle rate in scadenza a novembre 2012 e a febbraio 2013, gli avvisi bonari che l’ente previdenziale invierà ai contribuenti artigiani e commercianti (finora emessi solamente in forma cartacea), saranno messi a disposizione dei contribuenti nel “cassetto previdenziale” (sito internet dell’INPS).

 Cosa significa questo?

Cartelle Esattoriali via PEC

cartelle-equitalia-pecUn comunicato stampa di Equitalia di qualche giorno fa ha annunciato che prende il via la sperimentazione che prevede la notifica con la Posta Elettronica Certificata (PEC) delle cartelle di pagamento.

C’era da aspettarselo. Prima o poi il momento sarebbe arrivato.

La sperimentazione parte in quattro regioni pilota: Lombardia, Molise, Toscana e Campania.

I primi a ricevere le cartelle ai propri indirizzi e-mail certificati, saranno (in via sperimentale come già detto) le persone giuridiche (società di persone e di capitali).

Con l’invio delle cartelle esattoriali ai contribuenti tramite la PEC, in sostanza, il Gruppo Equitalia si garantisce in tempo reale la certezza del giorno nonché l’ora esatta della notifica.

Fisco più leggero per i Contribuenti Italiani

fisco-leggeroCon il nuovo decreto legge approvato il 15 giugno 2013, ed ora in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il governo dispone una serie di misure urgenti in materia di crescita.

Si tratta di 80 articoli suddivisi in 9 capi che abbracciano diversi ambiti di azione. Tra gli obiettivi: alleggerire l’impatto di Equitalia sui contribuenti italiani.

Ecco in sintesi alcune delle novità contenute nel cosiddetto decreto “del fare” che possono interessare professionisti e imprese: rateizzazione Equitalia fino a 10 anni, eliminazione dell’aggio dovuto a Equitalia, impignorabilità della prima se non in casi particolari, pignorabilità dei beni strumentali limitata ad un quinto, abolita la responsabilità fiscale solidale tra appaltatore e subappaltatore relativamente ai versamenti Iva.

Vediamo le principali novità più in dettaglio.

Avviso di Parcella Tassato se Manca il Sollecito

avviso-parcella-tassatoSe il professionista non dimostra di non avere effettivamente percepito il compenso professionale o di avervi rinunciato, l’avviso di parcella reperito in caso di verifica è un elemento idoneo a legittimare la ripresa fiscale.

A questa conclusione sono giunti i giudici della Commissione tributaria provinciale di Brindisi con la sentenza n. 33/03/13 del 20 febbraio 2013.

La controversia scaturisce da un accertamento dei redditi dichiarati da un libero professionista. Dalla verifica fiscale veniva accertato un maggior reddito imponibile. E così, il contribuente chiede l’annullamento dell’atto impositivo nella parte in cui venivano rideterminati i maggiori compensi anche a fronte di una parcella proforma rinvenuta dai verificatori nel corso del controllo.

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